I comuni italiani descritti da daniela1946: Carrara, Chiavari, Chiusi, Castelnuovo Magra, Sarzana, Ferrara, Rezzoaglio, etc..
Tanti anni fa da ragazzi Livorno significava andare al mercato americano dove con quattro lire in tasca potevamo comprare gli orologi, non dico da sub, ma che tenevano l’acqua a fare il bagno. Persino le madri ce ne commissionavano l’acquisto, felici dopo di poter lavare i piatti senza rovinare l’orologino buono. E poi le scingomme originali(chewing gum) volete mettere!
La località deve il suo nome alla presenza di Terme da cui sgorgano acque calde. Dal XIII sec. queste acque vennero sfruttate come curative ed ebbero il suo massimo splendore tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento. Ulteriore attrattiva un casinò.
Una visita all’Eremo delle Celle non esito a dire che è doverosa. In quel luogo, voluto da San Francesco, spoglio ed umile sembra di respirare con Dio. Tutto è permeato della presenza, della santità di San Francesco, che vi ha lungamente soggiornato e qui ha ancora la sua cella (visitabile). Il misticismo ti avvolge, ti abbraccia e ti consola.
Capitata per caso a Novellara il giorno della sagra del cocomero, frutto per me di difficile digestione, venni colta dalla voglia di assaggiarlo e con mia grande sorpresa oltre a trovarlo squisito e alla giusta maturazione, andò giu’ senza rinvenire. Simpatica anche l’elezione di Miss Cocomero. Lo scorso anno la manifestazione è stata il 23 e 24 luglio
La città offre un notevole patrimonio artistico ma bisogna scegliere molto bene quando andarci a causa del clima. D’inverno è molto facile trovarvi una coltre di nebbia che rende la circolazione pericolosa specialmente nell’immediata periferia. D’estate, proprio per la massiccia presenza di acqua tra laghi e canali l’aria è afosa e le zanzare sono in agguato.
Viareggio è da sempre la città del carnevale. Oltre alle famose sfilate lungo il viale a mare e spettacoli pirotecnici, ci saranno numerose manifestazioni collaterali. Consiglio il Carnevaldarsena, dalla sera di venerdi alla sera del martedi successivo saranno allestiti lungo la via Coppino numerosi stand gastronomici ed a seguire le sfilate del rione. In maschera dai neonati ai nonni.
Scendendo dal treno o dalla barca si è subito immersi negli allegri colori dei carrugi profumati della buonissima focaccia ligure. Scendendo alla piazzetta che fronteggia il mare assolutamente da visitare la chiesa di S.Margherita di Antiochia e il castello Doria. Salendo dai sentieri che portano o a Monterosso o a Corniglia si ha una differente e incantevole visione dall’alto
Andare con l’auto non è un problema, un grande silos sotterraneo soddisfa l’esigenza del parcheggio. Molto piu’ bello raggiungere il luogo a piedi partendo da S. Margherita. Buona parte del percorso è costituito da una gradevole passeggiata a picco sul mare, una parte è invece percorribile su di un sentiero poco piu’ in alto. Attenzione il pomeriggio è in ombra e d’inverno fa freddo
Se avete problemi a camminare di Venezia potrete vedere solo quello che si può vedere dal vaporetto o dalla gondola, ma vi perderete campi e campielli sparsi nei vicoli. Da vedere c’è tutto, ma proprio tutto, ogni pietra parla di storia, di arte. Una città resa cosmopolita dall’affluenza turistica mondiale dove incontrare un venexianodoc è ormai una rarità.
La città dell’automobile dove i torinesi chiamano “mamma Fiat” l’azienda che ha dato per decenni lavoro non solo ai locali ma anche anche a tanti emigrati dal sud. Oggi la crisi ha investito non solo la Fiat ma anche tutte le aziende collegate per cui Torino da città industriale ha dovuto reinventarsi. In questo restyling si è inserito anche il turismo, inesistente fino a pochi anni fa.