Alla scoperta dei comuni della Provincia di Catania (Sicilia) con le descrizioni personalizzate, dei turisti, dei cittadini, di chi li ama. Da Catania ai comuni più piccoli.
Piedimonte o meglio ai piedi dell’edificio vulcanico del monte Etna. Oltre alla via principale, con i caratteristici colori della pietra dell’Etna, sarebbe interessante fare una visita anche alle frazioni Vena e Presa da dove si può godere di una magnifica vista sulla costa orientale della Sicilia.
Antico borgo medievale immerso in un paesaggio unico a livello artistico naturalistico. Molte sono le possibilità di escursioni, che possono spaziare dall’antico castello che domina sulla valle dell’Alcantara per poi immergersi nella natura fluviale che ci porterà fino alla foce nei pressi di spiaggia SanMarco.
Città della Ceramica . Alla Festa del S. Patrono S. Giacomo, il 25 luglio, c’è la tradizionale “Scala Illuminata” . Questa si realizza disponendo sulla Scala S.Maria del Monte, simbolo della città, seguendo un disegno che cambia ogni sera, circa 4.000 coppi a forma di cilindro di carta colorata con lucerne ad olio che, accese nel buio della notte formano un tappeto di luci tremolanti. Da vedere
Acireale è stata definita la città delle cento chiese. Il mare e l’Etna incornociano il suo panorama. Deve il suo nome al pastorello Aci che innamorato della ninfa Galatea fu ucciso da Polifemo e trasformato nel fiume sotterraneo che scorre sotto la città.Il suo centro storico è un inno al barocco.Il suo Carnevale vale da solo una visita alla città.I suoi gelati sono una goduria per il palato.
Piccolo comune del parco dell’Etna posto a circa 700m slm, immerso nei boschi che circondano il vulcano, e’ certamente meta preferita per l’escursionista e l’appassionato di trekking. L’unica frazione del paese, Fornazzo, rischio’ di essere sepolta dalla eruzione lavica del 1979, tanto che gli abitanti dovettero essere evacuati “armi e bagagli” su camion dell’Esercito…
Citta’ di impianto prettamente medievale, ha un patrimonio artistico di rilievo. L’antica “via degli Archi” con le sue bifore ne e’ solo un primo esempio. Randazzo e’ stata al crocevia di diversi eventi che hanno segnato la storia della Sicilia. Il movimento indipendentista dell’EVIS ebbe il suo tragico epilogo con la sparatoria di Murazzorotto e la morte del politologo Antonio Canepa.
Sarebbe sin troppo facile parlare delle bellezze barocche o del carnevale di Acireale. Vorrei invece invitare il turista a visitatore le numerose frazioni marinare di questa splendida cittadina ionica, cominciando da Santa Maria la Scala per poi continuare verso Santa Tecla, Pozzillo e poi Stazzo. Ognuna un piccola gemma, dove il tempo pare essersi fermato all’epoca dei Malavoglia.
Gia’ nell’etimo (dall’arabo Kalat, castello), il paese di Calatabiano trova le radici e l’orgoglio delle sua storia. Nel territorio si trovano il castello di San Marco, nell’omonimo localita’ a mare, e sul massiccio che domina il centro abitato, i ruderi dell’antico castello arabo-normanno, comodamente raggiungibile anche mediante teleferica.
Completamente distrutta dall’eruzione lavica dell’Etna nel 1928, venne ricostruita piu’ a valle rispetto alla sua originale collocazione. Tra le varie frazioni che compongono il territorio che si estende dal mare su fino alle colline e i primi rilievi dell’Etna, si fanno notare Fondachello con la sua spiaggia di ciottoli e Puntalazzo, posta a 550m slm da dove si puo’ ammirare uno stupendo panorama
Fu una delle prime colonie greche in Sicilia ed il suo nome originario era Katane. Nel corso dei secoli subì varie dominazioni : romana, bizantina, araba, normanna, sveva, angioina e spagnola. Oltre questo su Catania in varie epoche la lava del vulcano l’ha seppellita del tutto e in varie occasioni disastrosi terremoti l’hanno rasa al suolo. La tenacia dei catanesi l’ha sempre fatta risorgere.