Alla scoperta dei comuni della Provincia di Napoli (Campania) con le descrizioni personalizzate, dei turisti, dei cittadini, di chi li ama. Da Napoli ai comuni più piccoli.
In origine era territorio di Atella. Il nome deriva dalla famiglia romana Calvanium. Divenuto casale nel 300 fu fortificato e divenne castello attorno al quale si sviluppò il paese. Il santo patrono è la Madonna di Campiglione e durante la festa nella 2^ domenica di maggio le strade s’illuminano di centinaia di candele e sono cosparse di petali di fiori, la festa dura 6 giorni.
Ottaviano è un comune della provincia di Napoli.
Da qui si possono ammirare le pendici del Monte Somma.
Da visitare la Chiesa madre di San Michele Arcangelo.
Durante la giornata FAI di primavera del 26 e del 27 marzo 2011 è stato aperto al pubblico il Palazzo Mediceo: castello attualmente sede dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Centro di Educazione Ambientale e Sala Convegni.
Mi lascio portare dalle tue strade…pietre di mura antiche che ancora parlano di storia…chiacchiericcio della gente che mi accompagna nei vicoli…odore di legna e di forno: stanno preparando le pizze! Lo sguardo si perde nel mare, un azzurro profondo che incornicia il Vesuvio disteso sul mare. La brezza marina si sente, portata dal coro festoso dei gabbiani che volano intorno ai campanili…
E’ il mio angolo preferito della costiera: lo splendido scenario marino e i lidi di Marina del Cantone, l’escursione alla baia di Ieranto, il limoncello del bar “artistico” a Nerano, l’immensità del panorama a Sant’Agata sui due golfi, la tranquillità del Deserto e la semplicità del borgo, Capri che sembra si possa toccare con un dito, la sensazione che l’eden sia un posto simile a questo.
L’antica Resina,sommersa un tempo sotto strati di lava incandescente,conserva un meraviglioso patrimonio archeologico.Fondata forse dal mitico Ercole,è tornata in vita dopo gli scavi di Carlo III.Il fondamentale Osservatorio Vesuviano funge da riferimento per tutto il sud Italia,mentre un antico mercato vive per le strade che bruciano ancora di lava tra gli angoli retti dei decumani e dei cardi.
Cittadina collocata in posizione geograficamente amena. Dal dopoguerra al 2000 ha avuto un’evoluzione esponenziale, infatti negli anni 70 e 80 secondo i sondaggi era il paese col reddito pro-capite più alto d’Italia.
Pur non essendo un paese di mare ha sempre avuto un nutrito gruppo di “squali” che non solo hanno vanificato la laboriosità della popolazione ma addirittura hanno divorato tutto.
La mia Napoli?
Calore, colori, rumori, suoni, voci, urla, clacson, paure, allegria, gioia…amore e odio.
Napoli è tutto questo e molto altro ancora. Non finisce mai di stupire in ogni suo aspetto la sua magia ti avvolge in un mondo unico, città meravigliosa ma tanto malata di un cancro che solo noi napoletani possiamo guarire. Amandola rispettandola e difendendola.
Malgrado abbia avuto una altissima densità di popolazione (battuta, in tutto il mondo, solo da Tokyo), Portici è ricca di verde grazie alla presenza del Bosco Reale (si notano subito anche da lontano, le due grosse macchie verdi) e la Villa Comunale. Merita una visita il porto, con vista sul Golfo. Il lungomare è in via di ripristino. La città si riempie nella festa di San Ciro, il patrono.
Comune di Napoli ricchissimo di storia.
Da visitare:
- gli Scavi (patrimonio dell’umanità UNESCO);
- le ville del c.d. Miglio D’Oro;
- il mercatino di Resina.
Un paesino con una villa comunale ben tenuta, decorata da aiuole e panchine su cui gli anziani trovano ristoro.
Negozietti di ogni tipo affollano le strade mentre di sabato sera, lungo la strada principale, proprio di fronte la villa, comitive di amici si riuniscono per poi decidere di trasferirsi in pub e trascorrere una serata all’insegna del divertimento.